Buongiorno è stata una fortissima Luna Piena, l'avete sentita? Non solo mi è anticipato il ciclo di 6 giorni allineandosi a lei, ma mi é scoppiato il cuore.
TINTURA MADRE DI AGLIO: ricetta tibetana
Ciao a tutti, la chicca di oggi riguarda un rimedio antico fatto dai monaci tibetani.
Trovai la ricetta tanti anni fa su un giornale di benessere e non esitai neanche un secondo a farla. Da quel giorno ogni 5 anni ( o poco meno ) ripropongo questo rimedio per "disinfettare" tutto il mio organismo. Alla fine trovate il video dove spiego tutta la ricetta
L'aglio ha diverse proprietà curative
- Antiipertensivo
- Antibatterico, ad opera dei composti tiosolfonati che si formano spontaneamente dall'allicina
- Antielmintico (gli elminti sono una classe di vermi che possono parassitare l'intestino)
- Antiossidante ad opera di molti composti, come i vari solfuri, il selenio e le vitamine dei gruppi B e C
Contro raffreddore e influenza
- Antitumorale (in vitro) ad opera di Ajoene e disolfuri
- Antitrombotico anche qui ad opera dell'Ajoene ad azione antiaggregante piastrinica
Azione sul colesterolo
Azione sulla pressione arteriosa
Uno degli effetti per cui l'aglio è più conosciuto è quello di abbassare la pressione arteriosa. Quest'azione è legata alla capacità dell'aglio di causare vasodilatazione, in particolare nei piccoli vasi sanguigni del distretto cutaneo.
Azione anti-infettiva
L'Aglio è usato tradizionalmente per la sua azione antibatterica, rivolta contro molti germi capaci di infettare le prime vie respiratorie, che può essere sia batteriostatica, cioè capace di arrestare la crescita e la riproduzione dei batteri, sia battericida, cioè capace di distruggere i germi con cui viene a contatto. Questa pianta è anche dotata di attività antifungina, soprattutto sui funghi che infettano lo strato superficiale della cute. Interessante è anche l'attività antivirale dell'aglio. Recenti studi indicano che questa pianta può essere attiva contro le verruche per applicazione diretta su di esse di aglio fresco pestato, anche se ciò provoca spesso reazioni allergiche locali anche rilevanti.
RICETTA E SOMMINISTRAZIONE SECONDO LA MEDICINA TIBETANA ( da www.veganblog.it )
Ingredienti:
50 g di spicchi d' aglio privati della pellicina
200 g di alcool alimentare a 95°
Procedimento:
Posologia:
COLTIVARE L'AGLIO SUL TUO BALCONE ( dal sito www.greenme.it )
1. Scegliere il tipo di aglio da coltivare
L'aglio maggiormente coltivato nell'Europa meridionale è sicuramente l'Allium sativum una pianta perenne a radice bulbosa, ampiamente utilizzata nella cucina mediterranea per insaporire i cibi. In Italia crescono spontanee circa una trentina di specie tra cui l'Allium vineale, l'Allium ursinum, l'Allium fragrans, l'Allium oreaceum; nel mondo se ne conoscono più di trecento specie con piante che vanno da poco più di una quindicina di centimetri sino al metro di altezza.
Tra le specie italiane più conosciute ci sono l'aglio di Caraglio, l'aglio bianco piacentino, l'aglio rosso di Sulmona, l'aglio bianco di Vessalico, l'aglio rosso di Nubia.
2. Piantare i bulbilli
Una volta scelto il tipo di aglio bisognerà selezionare i bulbilli, comunemente ed impropriamente chiamati spicchi, che andranno messi a dimora. Potete acquistarli da fornitori specializzati o su internet ma è possibile ottenerne di ottimi anche dall'aglio che compriamo per cucinare; assicuriamoci soltanto che sia 100% biologico così da non contenere sostanze che ne impediscano la germinazione.
Questi andranno interrati a circa 3 cm di profondità avendo l'accortezza di non capovolgerli, lasciando quindi l'apice rivolto verso l'alto. I bulbilli andranno posti in file parallele distanti 25-40 cm tra loro e ad una distanza di 10-15 cm uno dall'altro.
Il periodo migliore per piantarli va da novembre a marzo; in questo modo potremo disporre di aglio fresco in primavera nelle zone con clima temperato per i bulbilli piantati a novembre, mentre per quelli piantati a marzo in zone con clima più rigido avremo ottimo aglio da conservare.
La germinazione dei bulbilli avviene grazie alla riserva di nutrienti contenuta negli stessi, quindi più questi saranno grandi più rapida sarà la loro germinazione. Vi consigliamo quindi di scegliere i più grandi per avviare la vostra coltivazione. Inoltre, ad incentivare il processo di germinazione concorre anche la temperatura: quella ottimale è intorno ai 15-20°C.
L'Allium sativum preferisce una posizione soleggiata e un terreno ben drenato: i bulbi, infatti, temono i ristagni d'acqua che, oltre ad impedirne il completo sviluppo, possono favorire la formazione di muffe e farli marcire.
L'Allium ursinum invece predilige una posizione di mezz'ombra ed un terreno più ricco di torba e ben umido.
3. Tagliare gli steli fiorali
Generalmente si evita che l'aglio destinato ad un uso domestico vada in fiore, in quanto questo processo richiede un certo dispendio di energia e di nutrienti da parte della pianta, che vengono sottratti ai bulbilli. Quindi è consigliabile tagliare gli steli fiorali non appena in bocciolo.
Per altri tipi di aglio invece va detto che la fioritura è decisamente interessante ed ornamentale e la loro coltivazione produce delle bellissime inflorescenze dalla forma ad ombrello.
4. Raccogliere l'aglio
La raccolta dell'aglio è determinata oltre che dalla specie coltivata anche dalla temperatura ma in linea di massima possiamo dire che va effettuata quando le foglie sono quasi completamente secche. La pianta va estirpata e lasciata essiccare all'aperto per circa una settimana. Passato questo tempo è possibile prelevare i bulbi e ripulirli dalle tuniche esterne, dalle radici e dal fogliame. I bulbi possono essere riuniti tra loro intrecciando le foglie e creando così le caratteristiche trecce che tante volte abbiamo visto nei mercati.
Se nel periodo di raccolta le temperature sono o troppo basse o troppo alte rispetto alla media i bulbi potrebbero apparire di colore leggermente ambrati, ingialliti e essere umidi al tatto.
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